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   Come migliorare l'en dehors

Ripetere gli esercizi che vi proponiamo servono per migliorare l'en dehors.

- prima di tutto, si può fare la classica "farfallina": seduti, schiena dritta, pianta del piede contro pianta del piede, molleggiare le gambe, facendo un otto con le mani che tengono le caviglie (mai i piedi per non provocare l'effetto "banana"), poi un otto spingendo le gambe dalle ginocchia ed un otto curvando la schiena e mettendo la testa sui piedi senza molleggiare. Ripetere questi esercizi anche per una decina di volte, non sono faticosi;

- sempre in questa posizione, fare la rana, ovvero invece di tenere la schiena dritta,distendersi con le braccia dietro la testa, controllando che non si alzi il bacino (che deve rimanere il più possibile a terra), altrimenti allargando le mani sul pavimento, con i palmi verso l'alto. Rimanere così un 8 e poi chiudere. Ripetere un po' di volte, fino a quando non si è troppo stanchi. La rana si può fare sia supina che prona. Quando si è prona, ricordare per la cervicale di poggiare la fronte sulle mani e cercare di avvicinare più possibile i piedi al bacino;

- stendersi sulla schiena e mettere le mani sotto il bacino (sarebbe preferibile con i palmi verso terra). Allungare le gambe, flettendo i piedi e piegando le ginocchia. In questa posizione, ruotare verso l'esterno, le gambe, che devono essere sempre piegate; E' possibile, anche fare dei retiré a terra. Distesi, la punta del piede sale lungo la gamba e il ginocchio spinge verso terra. Si deve fare a destra e a sinistra;

- poi, l'esercizio classico. Scegliere una parete di casa sgombra da mobili. Ci si distende e si poggia il sedere addosso al muro, alzando le gambe lungo la parete. Lentamente, aprire le gambe, controllando di avere le ginocchia tirate (se le aprite molto e notate che le ginocchia si piegano, chiudere un po' la posizione) e che i piedi siano in flex. Sarebbe opportuno avere vicino una persona che ci aiuti, almeno fino a quando non saremo in grado di fare la chiusura da soli. Tenere la posizione, fino a quanto riuscite, ma mai se sentite dolore. Se sentite tirare, va bene. Se sentite dolore, assolutamente no. Non credete a coloro che dicono che dovete sentirlo. Il dolore è una manifestazione di disagio, diciamo così, del nostro corpo. Vuol dire che qualcosa non sta funzionando nel verso giusto. Quindi, sempre con molta attenzione, quando dovete chiudere la posizione, fatevi aiutare, chiudendo dolcemente e pianissimo una gamba sull'altra, un po' come si chiude un libro;

- fare dei pliés in piedi, controllando le ginocchia: se queste sono nella stessa direzione dei piedi, l'esercizio è eseguito correttamente, altrimenti è necessario correggere. Si sente, comunque, quando il piede non è in giusta posizione, perché non si è completamente appoggiati sulla pianta, bensì in avanti;

- infine, esercitatevi camminando "a papera"... visto come camminano i ballerini? Con i piedi nei portoni, come si dice dalle mie parti! Ovvero con i piedi in fuori.



Fonte: InfoDanza
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